Disturbi depressivi

Il 10 Ottobre 2017 è stata la giornata mondiale della salute mentale, appuntamento indetto dalla World Health Organization (WHO) che si ripete ogni anno; nel 2017 si riporta che nel mondo 300 milioni di individui soffrono di depressione, molti dei quali soffrono anche di disturbi d’ansia. Uno studio condotto da WHO stima che i disturbi depressivi e d’ansia incidono sull’economia globale come perdita di produttività per 1 trilione di dollari ogni anno.
La depressione è il secondo disturbo mentale come incidenza ed il 20 % della popolazione dei paesi industrializzati almeno una volta nella vita ha vissuto questo problema (Cruwys, 2014).

Il DSM-5 (Manuale Diagnostico e Statistico per i Disturbi Mentali) distingue i disturbi depressivi in:

  • Disturbo da disregolazione dell’umore dirompente
  • Disturbo depressivo maggiore
  • Disturbo depressivo persistente (distimia)
  • Disturbo disforico premestruale
  • Disturbo depressivo indotto da sostanze/farmaci
  • Disturbo depressivo dovuto a un’altra condizione medica

In generale, senza dettagliare le specificità di ogni singolo disturbo della categoria, la depressione è una condizione caratterizzata da aspetti come la diminuzione di interesse o piacere per le attività quotidiane, insonnia, agitazione o rallentamento psicomotorio, alterazione del peso corporeo, difficoltà a concentrarsi, mancanza di energia, bassa autostima, tristezza, rabbia, sensi di colpa generalizzati, disperazione pervasiva che molte volte sviluppa pensieri suicidari o di morte.
Il depresso tende a concepire il futuro, se stesso ed il mondo in modo negativo, spesso con tonalità nere usando la metafora del colore, in alcuni casi senza via d’uscita. La depressione viene spesso raccontato come il mal di vivere.

“Che cos’è la depressione? Quella condizione dell’anima che si registra quando il mondo circostante non ci dice più nulla e il mondo immaginifico, quello dei nostri sogni e dei nostri progetti, tace avvolto da un silenzio così cupo e impenetrabile da impedire anche il più timido degli sguardi che osi proiettarsi nel futuro.” (Umberto Galimberti)

In letteratura emerge che i fattori di rischio per l’insorgenza della depressione sono principalmente due:

  • Biologico/ereditario: alcuni soggetti presentano una maggiore predisposizione genetica verso il disturbo
  • Psicologico: le esperienze (es. perdita o non raggiungere un obiettivo importante) ed in generale gli eventi della storia di vita possono sviluppare una maggiore vulnerabilità.

Ma alcuni autori, ritengono che un grosso fattore di rischio per l’insorgenza della depressione sia:

  • Ambientale: isolamento sociale, sia formale (attività sportive per esempio) sia informale (frequentare meno gli amici)

In letteratura emerge che la cura degli episodi depressivi risponde sia alla psicoterapia sia alla proposta farmacologica (tranne i casi di resistenza), ma quando utilizzate contemporaneamente si ottengono maggiori risultati nel lungo periodo (minori recidive). Senza dimenticare che il soggetto è il paziente e non la depressione, ci si prende cura della persona e non dell’etichetta diagnostica, quando esistono le condizioni lo psicoterapeuta collabora con uno psichiatra di fiducia (cosa che mi capita di fare nella pratica clinica) con lo scopo di attenuare sintomi importanti con i farmaci e garantire la miglior prognosi duratura nel tempo con la co-terapia.

“La radice della creatività si ritrova nel bisogno di ricostruire l’oggetto buono distrutto nella fase depressiva.” (Melanie Klein)

Affinchè si possa uscire dal tunnel depressivo e, soprattutto, per avere un ottimo decorso ed assenza di recidive, è fortemente consigliabile rivolgersi subito da un professionista o al servizio sanitario pubblico. La tempestività dell’intervento gioca un ruolo fondamentale per la prognosi.

“Non ci sono depressioni incurabili. Occorre ripeterlo senza stancarsi a chi ne soffre: è una malattia che, come molte altre, con i trattamenti migliora rapidamente, fino a scomparire. Quando non se ne esce, si tratta o di depressioni non curate o di depressioni mal curate. Oppure di altre malattie.” (Giovanni B. Cassano)

 

Servizi offerti:

  • Terapia individuale con approccio cognitivo
  • Terapia individuale utilizzando l’ipnosi, lo psicodramma ed il lavoro con le parti
  • Terapia di gruppo con lo psicodramma

Bibliografia

DSM-V, Raffaello Cortina Editori, 2014.

 

 

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